ACETO AL POSTO DEL BRILLANTANTE NELLA LAVASTOGLIE

La comodità di lavare le stoviglie sporche con  una lavastoviglie è una cosa oggigiorno irrinunciabile – il risparmio di  fatica e soprattutto di tempo è impagabile –  il dilemma più frequente che sfiora almeno una volta la mente di chi usa la lavastoviglie è quello se sia meglio o no usare l’aceto al posto del brillantante.

Aceto al posto del brillantante in lavastoviglie ?

aceto al posto del brillantante

Esaminiamo in maniera semplice e pratica i vari aspetti della questione.

IL BRILLANTANTE :

Il brillantante è un prodotto chimico coadiuvante del lavaggio delle stoviglie che viene prelevato dalla lavastoviglie nell’acqua di risciacquo.

Una delle funzioni del brillantante è quella di favorire l’autoasciugatura.

Ciò avviene perché la composizione chimica del brillantante fa si che si abbassi la tensione superficiale dell’acqua  evitando così la formazione di gocce grossolane. Questo facilita lo scorrimento uniforme dell’acqua sulla superficie delle stoviglie e la successiva eliminazione.

Infatti le sostanze ad alta volatilità presenti nei brillantanti inserite nell’acqua di risciacquo ne facilitano l’effetto asciugante a caldo e consentono una rapida asciugatura delle stoviglie.

E’ importante sapere  che per ottenere buoni risultati i brillantanti devono essere impiegati nell’acqua di risciacquo a temperature intorno ai 75 – 82°C;

Se ne sconsiglia l’impiego a temperature inferiori ai 65 – 70°C. Infatti pare che utilizzato a temperature inferiori ai 65-70 °  oltre a non avere l’effetto asciugante  può anche generare una fastidiosa schiuma.

( Per leggere le informazioni sopra  riportate  clicca sul  link della  ditta Unira Srl che produce detergenti )

L’ACETO

L’aceto è un alimento liquido  “insaporitore” del tutto naturale che si ottiene grazie alla azione di particolari batteri gram-negativi del genere Acetobacter che, in presenza di ossigeno, fanno fermentare l’etanolo contenuto nel vino  trasformandolo in acido acetico, la sostanza responsabile del sapore acidulo e pungente del prodotto finale. L’acidità dell’aceto di vino può variare dal 5 al 10%.

L’aceto viene utilizzato principalmente in cucina come condimento, come ingrediente in alcune ricette ed anche come conservante dei cibi.

Ma l’utilizzo dell‘aceto non si limita solo in area alimentare, infatti  viene utilizzato anche nelle pulizie domestiche.

Viene usato ad esempio come smacchiatore, od anche come sgrassatore, oppure come elimina odori, e perfino come efficace anticalcare.

L’aceto viene utilizzato da molti  anche al posto del brillantante nella lavastoviglie.

CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI DI CIPPINA

Alla luce di quanto sopra scritto,  frutto di semplici ricerche in internet, motivata da un interesse personale legato allo svolgimento delle mie faccende domestiche  con particolare riferimento all’uso o meno del brillantante nella lavastoviglie ritengo che :

  • l’utilizzo del brillantante sia sconsigliato SOLO quando la temperatura del risciacquo della nostra lavastoviglie non raggiunge temperature alte. (ora mi spiego la schiumetta che si formava quando riempivo, con semplice acqua, un bicchiere lavato in lavastoviglie);
  • Chi sconsiglia l’aceto dice che l’aceto, essendo un acido, nel lungo periodo può provocare danni alla lavastoviglie. (leggi l’articolo su www.altroconsumo).  

Secondo me se, come scritto sopra, l’aceto può avere una acidità che va dal 5 al 10 % , utilizzando un aceto con 5 o 6% di acidità il problema non si pone (il rischio sarebbe, come mi ha riferito un tecnico della lavastoviglie accortosi del mio utilizzo di aceto al posto del brillantante), che si buchi la vaschetta di contenimento del brillantante e che l’aceto vada in giro dove non dovrebbe andare (io uso l’aceto da più di 10 anni).

  • Per quanto riguarda  il risultato di brillantezza delle stoviglie, con l’aceto si ottengono buoni risultati. Probabilmente con il brillantante, usato nella maniera opportuna, i risultati di brillantezza sono anche migliori.
BRILLANTANTE O ACETO ?

A questo punto sta a voi in base alle vostre esigenze e alla lavastoviglie che possedete decidere se sia meglio usare il brillantante o l’aceto per lavare le stoviglie in lavastoviglie.  O Forse una ricerca più scientifica potrebbe darci informazioni più precise ?

Si accettano consigli e ulteriori informazioni. 😊

Buone faccende domestiche 🙂

6 Risposte a “ACETO AL POSTO DEL BRILLANTANTE NELLA LAVASTOGLIE”

  1. Gentile lettrice purtroppo non posso avallare il tuo suggerimento perché non sono informata sulla questione e dovrei fare ricerche più approfondite.Comunque a me pare che in commercio si trovi facilmente l’aceto con l’acidità adatta per l’uso in lavastoviglie.Io uso da molto tempo l’aceto Ponti bianco e oltre a trovarlo buono come condimento mi dà dei buoni risultati anche in lavastoglie 😉

  2. Per abbassare il Ph dell’aceto si può aggiungere un pizzico di bicarbonato

  3. personalmente mi è capitato più d’una volta con la mia lavastoviglie (in pensione da pochi mesi) di trovare l’acqua sul fondo, ho svuotato due bottiglie di aceto… e dopo qualche giorno l’acqua non c’era più. La poverina è andata in pensione dopo 15 anni di onorato servizio! Ora ho una Bauknecht presa in negozio con l’idea di prendere qualcosa di meglio dei supermercati, in verità non sono soddisfatta, le A+++ risparmiano sull’asciugatura… anche con il brillantante non ho grandi risultati …ma spero…secondo me una lavata ogni tanto con l’aceto non fa male agli elettrodomestici… ciaO!

  4. Ciao Isa, felice di esserti stata utile. Ricordati però di controllare sempre l’acidità dell’aceto che deve essere del 5-6%

  5. Ciao, grazie per aver condiviso la tua ricerca con noi. Facendo due conti, se con l’aceto la vaschetta della tua lavastoviglie è ancora in buone condizioni, vuol dire che funziona e di conseguenza non è corrosivo, risparmiando soldi, avendo cura del nostro pianeta e della salute. Uso anche io l’aceto da circa un mese ma avevo molta dubbi…. Ora sto tranquilla, grazie.

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